Iniziative diverse per un obiettivo comune: coltivare la Memoria.

Tante le attività proposte dall’Istituto Comprensivo di Cervasca in occasione del Giorno della
Memoria. Scelte in base alle diverse età degli studenti, dall’infanzia alle medie, ma
accomunate dall’obiettivo comune del fare memoria.
Alcuni bambini della scuola dell’infanzia e della primaria hanno incontrato il merlo Bobo, che
vive spensierato con la sua famiglia e i suoi amici, fino a quando un altro gruppo di merli lo
isola per la sua presunta diversità obbligandolo persino a indossare un cerchio rosso distintivo.
Altri hanno incontrato delle farfalle: vivono serene in un prato, ciascuna con le sue peculiarità,
ma quando tutte prendono il raffreddore, tranne quelle con la stella gialla, queste vengono
additate come responsabili dell’epidemia e bandite dal giardino. Sarà un colibrì a far
comprendere l’errore a tutta la comunità. E così, con un merlo e un colibrì, i bambini hanno
riflettutto su tematiche di ieri quanto mai attuali oggi: discriminazione, silenzio, ma anche
solidarietà, uguaglianza di diritti e coscienza collettiva.
In altri plessi di scuola primaria il tema è stato affrontato partendo da video, letture di libri,
poesie, ascoltando canzoni. Con “Otto, autobiografia di un orsacchiotto”, è l’orsetto di peluche
a raccontare la storia in prima persona. Regalato al piccolo David per il suo compleanno, Otto
diventa il suo gioco preferito e assiste, nella Germania nazista, al cambiamento della vita di
David: la stella sul petto, la deportazione, il sopraggiungere della guerra…Ne “Il volo di Sara”
è un pettirosso a scorgere Sara tra le fila dei deportati che scendono dal vagone merci, e a
decidere di prendersi cura di lei. Attraverso le poesie di Rita Sabatini è stato ripreso il tema
dell’indifferenza, con l’invito a “non guardare più altrove, fratello”, e ancora l’immersione nelle
pagine del diario di Anna Frank e i momenti di confronto seguiti all’ascolto di un’intervista di
Liliana Segre.
Nella scuola media, sono state le storie di bambini e adolescenti ai tempi delle leggi razziali a
guidare la riflessione. Per le classi prime e seconde, con il docufilm “Figli del destino”, gli
studenti hanno potuto capire quanto le leggi razziali abbiano sconvolto, da un giorno all’altro,
la vita di ragazzi come loro: Liliana Segre a Milano, Lia Levi a Roma, Guido Cava a Pisa, Tullio
Foà a Napoli. Le classi terze, come da tradizione, hanno incontrato la prof.ssa Enrica Segre
e conosciuto la storia del padre Giulio. Da bambino, sopravvisse alle persecuzioni razziali
grazie alla scelta coraggiosa di un giovane parroco valdostano, don Cirillo, che lo accolse
presentandolo come il proprio nipotino, e al tacito sostegno della comunità di Courmayeur,
che sapeva, ma scelse di non denunciare. La vicenda fu poi raccontata dallo stesso Giulio,
diventato adulto, nel romanzo “Don Cirillo e il nipotino” e oggi è la figlia Enrica a farsene
testimone, con competenza, cuore e determinazione.
Iniziative diverse, come si è detto, finalizzate a coltivare quella Memoria che, riprendendo le
parole di Liliana Segre, “è ancora oggi un vaccino prezioso contro l’indifferenza e ci aiuta, in
un mondo pieno di ingiustizie e di sofferenza, a ricordare che ciascuno di noi ha una coscienza
e la può usare”.
Tutte le foto al seguente link:
Drive Giornata della Memoria